5 motivi per NON acquistare lo zafferano in bustina

5 motivi per NON acquistare lo zafferano in bustina polverizzato stimmi cuneo piemonte

Lo zafferano in bustina che si trova comunemente in quasi ogni supermercato, viene acquistato perché è facile reperirlo e perché è già polverizzato e pronto all’uso. Ma non tutti sanno che in realtà polverizzare lo zafferano è un’operazione davvero semplice se si conosce la tecnica giusta per effettuarla (qui puoi vedere due modalità che consigliamo). Inoltre al consumatore non interessa sapere in quale Paese è stata coltivata la spezia, di conseguenza non pensa ai chilometri che lo zafferano percorre per diventare l’ingrediente principale del suo risotto alla milanese. Oltre a eventuali problematiche di sfruttamento dei lavoratori impiegati presso queste coltivazioni.

In realtà sarebbe bene informarsi riguardo ai prodotti che si acquistano, specialmente quelli alimentari poiché si tratta di sostanze che nutrono il nostro corpo, la nostra “casa” che ci accompagna per tutta la vita. Informarsi è utile per capire e per poter effettuare scelte consapevoli, in tutti i settori di mercato. Perché quando dobbiamo acquistare un nuovo pc o smartphone analizziamo tutte le caratteristiche tecniche (memoria RAM, sistema operativo, grafica ecc.) mentre con gli alimentari non andiamo così a fondo? Documentarsi anche in questo campo è una faccenda seria, non solo per la nostra salute ma anche perché con ogni acquisto decidiamo a chi destinare il nostro denaro e quindi scegliamo chi finanziare. A questo proposito, segnaliamo questo interessante blog che svela molti aspetti sconosciuti di alcuni alimenti.

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Invece noi qui di seguito elenchiamo 5 motivi per i quali si dovrebbe preferire l’acquisto dello zafferano in stimmi, di coltivazione italiana, rispetto allo zafferano in bustina, spesso di coltivazione estera (perlopiù iraniana).

1. Sostanze aggiunte

Lo zafferano in bustina già in polvere non permette di verificare a occhio che si tratta realmente di zafferano senza altre sostante aggiunte. In particolare lo zafferano in polvere importato spesso è mescolato appositamente con curcuma, paprica, barbabietola, fibre di melograno, addirittura fibre di seta tinte di rosso oppure con le antere gialle del Crocus, che non hanno nessun gusto. Lo scopo è aumentare il peso della miscela e quindi il guadagno, pratica che però ne diminuisce decisamente la qualità. Si tratta naturalmente di una frode. La sola polvere è poco riconoscibile alla vista, mentre gli stimmi interi sono subito identificabili come zafferano. Forse hai notato che lo zafferano in bustina non è di colore rosso scuro intenso (come il nostro), ma decisamente di un rosso più “aranciato”. C’è proprio da chiedersi se non abbiano infilato qualcos’altro in mezzo.

2. Parti non eliminate

Acquistare lo zafferano in stimmi non è una garanzia: guardali bene per esaminarli. Sono tutti rossi oppure al termine presentano una parte gialla o bianca? Durante la mondatura (o pulizia) dei fiori di zafferano, molto spesso non viene eliminata la parte gialla e in alcuni casi anche quella bianca dello stilo (se non sai cos’è, leggi qui). Queste due parti sono prive di principi attivi e abbassano quindi ulteriormente la qualità del prodotto finale per il consumatore, compresa l’intensità. Per produrre il nostro zafferano facciamo attenzione a eliminare tutto ciò che non è rosso.

3. Intensità

Anche il potere colorante è minore nello zafferano da supermercato. Lo zafferano in puri stimmi colora di un giallo intenso le pietanze, a parità di quantitativo utilizzato e tempo di infusione. Anche il gusto risulta più intenso. La crocina (responsabile del tipico colore), la picrocrocina (responsabile del gusto) e il safranale (responsabile dell’aroma) sono i principi attivi contenuti negli stimmi di zafferano e indicatori di questi fattori. Inoltre polverizzarlo all’occorrenza, poco prima di utilizzarlo, permette di sprigionare meglio tutte le caratteristiche di questa spezia, a differenza di uno zafferano già in polvere.

4. Paese di coltivazione

Solitamente lo zafferano in bustina è stato coltivato all’estero: di solito proviene da Iran, Marocco, Kashmir e Spagna. Eccetto quest’ultima, si tratta di paesi extra UE, per cui bisogna tener conto che le normative agricole vigenti spesso sono diverse rispetto alle nostre (soprattutto in materia di prodotti permessi e vietati). Inoltre la spezia deve affrontare un lungo viaggio che non va di certo a braccetto con tematiche di sostenibilità ambientale (per l’utilizzo di molto carburante, inquinante), oltre che essere un costo. Meglio preferire uno zafferano italiano.

5. Condizioni dei lavoratori

Anche le normative in ambito di lavoro rimangono sconosciute agli occhi del consumatore. Non sappiamo se per produrre quello zafferano siano stati sfruttati i lavoratori, o siano stati sottopagati, fatto che accade spesso nei Paesi in via di sviluppo. Spesso chi lo produce guadagna solamente una piccolissima parte, a discapito degli importatori che lo rivendono a molto di più. In Iran, il maggior produttore di zafferano al mondo, le persone lavorano con fatica nelle coltivazioni di zafferano ma non ricevono un compenso adeguato. Anche questo fatto non è da trascurare.

Preferisci prodotti di alta qualità, made in Italy, a filiera corta e controllata, biologici. Oppure, se non disponibili nel tuo Paese, anche esteri ma di produzione equo-solidale. Nella maggior parte dei casi, lo zafferano in bustina non soddisfa queste casistiche. Se vuoi andare sul sicuro, acquista il nostro zafferano in stimmi!

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